La devozione al Sacro Cuore di Gesù

 

Cenni storici

1 - Negli scritti apostolici, e soprattutto nelle lettere di san Paolo, è ricorrente l'inno di lode e di gratitudine all'amore di Gesù per il genere umano: un amore che ha caratterizzato tutta la vita di Gesù e di cui ha dato la suprema testimonianza morendo in croce per la nostra salvezza: «Mi ha amato e ha dato se stesso per me» (Gal 2,20; cfr. Ef 5,25; 2Cor 5,14-15).

Soltanto a partire dal secolo XI si è incominciato ad associare il Cuore fisico di Gesù, trafitto con una lancia sulla croce (cfr. Gv 19,34), al suo amore per noi. Così si esprime san Bonaventura (1221-1274): «Perché dal fianco di Cristo morto in croce fosse formata la Chiesa e si adempisse la Scrittura che dice: "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" (Gv 19,34), per divina disposizione è stato permesso che un soldato trafiggesse e aprisse quel sacro costato. Ne uscì sangue ed acqua, prezzo della nostra salvezza. Lo sgorgare da una simile sorgente, cioè dal segreto del cuore, dà ai sacramenti della Chiesa la capacità di conferire la vita eterna ed è, per coloro che già vivono in Cristo, bevanda di fonte viva che "zampilla per la vita eterna" (Gv 4,14)» (san Bonaventura, II legno della vita, 29, 30).

2 - La devozione privata al Cuore di Gesù si diffonde a cominciare dal secolo XVI.

San Francesco di Sales (1567-1622) consacrò la Congregazione delle Visitandine, da lui fondata, al Sacro Cuore di Gesù.

San Giovanni Eudes (1601-1680), dell'Oratorio, inizialmente propagò unitamente la devozione ai Cuori di Gesù e di Maria, ma in se¬guito compose a parte un Ufficio (Liturgia delle Ore) e una Messa in onore del Sacro Cuore di Gesù, che vennero celebrati per la prima volta in diverse località della Francia il 20 settembre 1672.

La devozione al Cuore di Gesù ebbe grande incremento grazie alle apparizioni di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), suora visitandina.

Il 27 dicembre del 1673, Gesù le manifestò «le meraviglie del suo amore e i segreti inesplicabili del suo Cuore» e la proclamò «discepola prediletta del suo Cuore». Tacciata, anche dai suoi direttori spirituali, come una visionaria, venne poi rassicurata da san Claudio La Colombière (1641-1682), che nel 1676 divenne suo direttore spirituale e che cominciò a diffondere tra i Gesuiti, suoi confratelli, la devozione al Cuore di Gesù.

Le apparizioni di Gesù a Margherita Maria Alacoque sono credibili, anche se solo per fede privata, sìa perché Margherita è stata proclamata santa sia perché vi fanno riferimento i Sommi Pontefici (cfr. Paolo VI, Lettera Apostolica Investigabiles divitias Christi, 6 febbraio 1965).

3 - A seguito di innumerevoli petizioni indirizzate a Clemente XIII, la Congregazione dei Riti, con Decreto del 25 gennaio 1765, dichiarava che al Cuore di Cristo, trafitto sulla croce dalla lancia del soldato (cfr. Gv 19,34), va tributata l'adorazione e perciò ne approvava il culto, sottolineando che il cuore è sìmbolo dell'amore.

Pio VI, con la Costituzione Auctorem fìdei del 28 agosto 1794, dichiarava che «la dottrina che respinge la devozione verso il Cuore sacratissimo di Gesù, è falsa, temeraria, dannosa, offensiva per le orecchie pie, ingiuriosa per la Sede Apostolica» e precisava che «il Cuore di Gesù va adorato in quanto è unito in modo inseparabile alla Persona del Verbo» (Denzinger, Enchirìdìon symbolorum..., 2663). Pio LX, nel 1856, ha esteso la festa del Cuore di Gesù alla Chiesa universale. Con Decreto del 6 maggio 1873 approvò la pratica del mese di giugno in onore del Sacro Cuore di Gesù e il 12 settembre del medesimo anno approvò la dedicazione in Roma di una chiesa al Sacro Cuore.

Leone XIII, nella Lettera enciclica Annum Sacrum, del 25 maggio 1899, ha dichiarato che la consacrazione dell'umanità al Cuore di Gesù «è pienamente dovuta a Gesù Cristo perché Re e Signore di tutte le cose» e perciò dispose che nell'Anno Santo del 1900 l'umanità intera fosse consacrata al sacratissimo Cuore di Gesù. Il 21 luglio 1899, con Lettera della Congregazione dei Riti, approvava le litanie in onore del Sacro Cuore di Gesù ed esortava i fedeli a compiere la pia pratica del primo venerdì del mese e a dedicare il mese di giugno al Cuore di Gesù.

Orario Sante Messe al Tempio

 

Giorni Feriali: Sante Messe: ore 15,30 e ore 18.30
Sabato: Santa Messa: ore 18.00
Domenica:

Sante Messe:

ore 8,00; ore 10,00; ore 18,00